Una ricerca europea: gli uomini sono sempre più interessati allo skincaredi AGNESE FERRARA
Non è solo Emmanuel Macron a spendere in trattamenti di bellezza. Certo i conti in tasca al presidente più giovane della repubblica francese fatti dal quotidiano Le Point sono rimbalzati su tutti i giornali del mondo: 26.000 euro volatilizzati in poco tempo per trucco e parrucco. Ma gli uomini sono cambiati, non trasudano più il machismo stantio da duro e puro (che non usa belletti) e si curano del proprio aspetto. Uomini e donne non hanno quasi nulla in comune, sia dal punto di vista della fisiologia e dei bisogni di pelle e capelli, ma lui ora è pronto a usare quei prodotti da sempre del regno femminile come il maquillage. Se i più anziani mostrano riluttanza per l’idratante (lo usano però il 29 per cento dei maschi over 65 anni, un decennio fa neanche questi), il 41 per cento dei maschi dai 45 ai 64 anni ne ha uno nell’armadietto del bagno. I millennials battono tutti (il 60 per cento dei ragazzi dai 16 ai 25 anni spalma la crema emolliente sul viso) e si tratta di una generazione che stupisce i più conservatori: ragazze e ragazzi “gender fluid” si fanno la tinta insieme nei colori shock e postano le foto sui social, si disegnano le sopracciglia e si truccano con l’aiuto dei tutorial online. Il fondotinta e l’anti-occhiaie sta lentamente prendendo piede anche fra i trentenni e i quarantenni che già curano barba, pizzo e baffi in modo quasi maniacale, grazie agli hipster con barbone lavato e pettinato che hanno fatto da apripista.
Rivela una indagine europea di Mintel, società di ricerche di mercato globali, che lo skincare per l’uomo ha conquistato una valenza pari a quella di andare in palestra. È cioè sinonimo di benessere. Nell’ultimo anno, segnalano i report di Two by Two e di Google beauty trend, sono state formulate ex novo lozioni per l’addome, rinfrescanti per occhi, oli da barba, sieri per il viso, deodoranti roll-on, filtri solari spray per il viso da usare durante gli sport invernali, balsami per le labbra alla menta e sieri dalle formulazioni “mascoline” al cento per cento. Nel 2017 è aumentata la domanda (in ordine decrescente) di saponi, idratanti, balsami per le labbra, detergenti per il viso, salviettine per il viso, trattamenti anti-acne, prodotti per la barba, creme di trattamento maschili. Gli uomini truccano anche la pelle con le BB cream e le CC cream colorate. Infine usano antirughe e maschere per il viso.
Se lui compra da sé i prodotti di bellezza (lo fa sempre il 62 per cento, ogni tanto il 22 per cento, il resto lascia scegliere ad altri), ancora non sa come andrebbero usati. L’idratante lo usa una volta al giorno solo il 43 per cento dei maschi, gli altri se lo ricordano una volta alla settimana o di meno. Lavano il viso tutti i giorni con un detergente (non più con la saponetta) il 30 per cento. Usano l’antirughe o l’antiacne tutti i giorni il 29 per cento, il resto lo spalma “quando me lo ricordo”, rispondono al sondaggio Mintel.
Ma la posologia (non scritta) dei prodotti di bellezza prevede costanza e dedizione. Altrimenti niente prevenzione e soldi spesi inutilmente. Le donne lo sanno.