Benefici e Proprietà Nutrizionali

Il tartufo è uno dei prodotti italiani che tutto il mondo ci invidia; appartiene al genere Tuber e viene definito un fungo ipogeo, cioè che cresce sotto terra. Appartiene alla famiglia delle Tberaceae. I tartufi crescono spontaneamente nel terreno accanto alle radice di alcuni alberi o arbusti, detti piante simbionti, che ne consentono la crescita. Normalmente i tartufi vengono raccolti a mano e secondo tradizione vengono individuati con l’aiuto dei cani, il cui fiuto è particolarmente sensibile alla loro presenza.
Perchè avviene ciò?
Ciò avviene poiché il tipico odore penetrante che il tartufo sviluppa solo a maturazione avvenuta ha lo scopo di attirare gli animali selvatici come:
- maiali
- cinghiali
- tassi
- ghiri
- volpi
Che scavando nel terreno possono contribuire a spargere le spore di tartufo e a propagare la specie.
Nel nostro Paese troviamo il tartufo bianco e il tartufo nero.
TARTUFO BIANCO
Il tartufo bianco rappresenta la varietà di tartufo più rara e pregiata. Le zone principali di produzione del tartufo bianco in Italia sono il Piemonte, con particolare riferimento ad una piccola parte della provincia di Torino e ad Alba, la Lombardia meridionale, l’Emilia Romagna, le Marche, L’Abruzzo ed il Molise.
TARTUFO NERO
ll tartufo nero rispetto al tartufo bianco è molto più comune. Le zone di maggior produzione del tartufo nero sono l’Umbria e il Molise, sia per quanto riguarda la varietà estiva del tartufo nero, detta scorzone, sia per la più pregiata varietà invernale.
Il tartufo ha 9 proprietà benefiche:
- E’ famoso per la sua ricchezza di antiossidanti, che aiutano a combattere i radicali liberi.
- Ha proprietà elasticizzati che stimolano la produzione di collagene.
- Al tartufo vengono inoltre attribuite proprietà afrodisiache, in quanto pare che le sostanze emanate da questo alimento possano provocare un particolare stato di benessere e favorire l’attrazione da parte del partner.
- Il tartufo è rimineralizzante e il suo consumo facilita la digestione
- Il tartufo contiene pochi grassi ed è quindi un alimento da consigliare a chi deve fare una dieta ipocalorica e quando viene essiccato diminuisce ancora di più la percentuale di grasso.
- Vanta, inoltre, un moderato indice di carboidrati dando così la possibilità alle persone affette da diabete di inserirlo nella propria dieta.
- Il maggiore beneficio è costituito dal fatto che è privo di colesterolo; quest’ultimo, come ben si sa, è responsabile di innumerevoli patologie a carico dell’apparato cardiaco.
- ll tartufo è una fonte ottimale di proteine, infatti, la percentuale contenuta può arrivare fino al 30 % per ogni porzione.
- Un consumo costante può essere utile per abbassare i livelli di colesterolo totale.
Controindicazioni nel consumo di Tartufo
- Tra le controindicazioni per il consumo di tartufo troviamo i pazienti affetti da renella e da problemi al fegato.
- Un consumo frequente di tartufi potrebbe appesantire il fegato.
Ma dato che normalmente il consumo di tartufi è occasionale, e di solito legato a viaggi nelle zone d’origine o ad una cena speciale al ristorante, per le persone sane e non allergiche, i tartufi non dovrebbero presentare alcun problema.
Inoltre essendo alquanto costoso viene di norma consumato in modifiche quantità per guarnire pasta (tagliatelle e cappelletti) oppure tagliate di manzo ed uova.
Il tartufo non è quindi solo un vezzo, ma è un eccellenza della cucina italiana che può dare beneficio apportando sostanze nutrizionali di pregio.
Il tartufo fa bene alla salute?
Sì, il tartufo fa bene alla salute e, salvo alcune controindicazioni, può essere considerato a tutti gli effetti un healthy food, ovvero un alimento salutare. Ci sono delle grandi differenze tra le varie tipologie di tartufo, ma le proprietà nutritive rimangono pressappoco le stesse. Il tartufo, infatti, è un alimento magro, sano e genuino. Inoltre l’Italia è famosa in tutto il mondo per la qualità e la quantità di tartufi raccolta sul suo territorio nazionale, rendendo questa prelibatezza decisamente più fruibile rispetto alla maggior parte dei paesi al mondo.
Tartufo: proprietà
Il tartufo, a seconda della specie, cresce solo in alcuni periodi dell’anno e in località specifiche, i cui terreni presentano contemporaneamente tutte le qualità di cui ha bisogno per il suo sviluppo. Non è un alimento che si mangia tutti i giorni, a causa della sua limitata disponibilità e dei prezzi (spesso) elevati. Tuttavia, anche se per insaporire un piatto servono pochi grammi di tuber – e se ne mangino davvero piccole quantità per volta – sia esso pregiato, bianco, nero o di altra qualità, mantiene dei benefici e delle proprietà comuni a quasi tutte le specie:
- Il tartufo è un alimento anti-invecchiamento, poiché molto ricco di antiossidanti. Durante il suo sviluppo sotterraneo il tartufo assorbe dal terreno minerali e sostanze nutritive che aiutano a prevenire l’invecchiamento e a combattere i radicali liberi.
- Il tartufo è magro e fa bene alla tua dieta, perché non contiene colesterolo e il suo apporto calorico è irrisorio, appena 30 calorie per 100 g circa. È bene però fare attenzione alle quantità dei piatti con cui di solito si accompagna.
- Se usato sulla pelle può addirittura schiarire delle macchie cutanee, grazie all’azione dei pigmenti che contrastano la melatonina.
- Grazie all’elevata presenza di minerali ed essendo ricco di enzimi digestivi, il tartufo fa bene alla digestione e aiuta il corpo ad assorbire adeguatamente il cibo.
- Il tartufo fa bene alle ossa e ai denti, grazie all’elevata quantità di calcio.
- Il tartufo fa bene anche ai reni, grazie all’azione stimolante del potassio, presente in buona quantità all’interno del fungo.
- Il tartufo è un alimento ad alto contenuto proteico.
- Inoltre, il tartufo è anche un’importante fonte di magnesio e vitamine.
- Le sostanze contenute in alcune specie di tartufo sono in grado di contrastare alcune forme tumorali, in particolare il tartufo sembra avere un potenziale biologico maggiore rispetto a quello del tartufo nero.
- Il tartufo ha proprietà antibatteriche, sebbene ci sia bisogno di ulteriori studi per capire in quale modo il Tuber possa aiutare a combattere le infezioni batteriche negli esseri umani.

Tartufo: benefici
I benefici del tartufo sono tanti e alcuni, più di altri, sono davvero sorprendenti. Lo sapevi, per esempio, che il tartufo ha diversi benefici per l’umore? Ebbene sì, secondo alcuni studi le proprietà del tartufo si spingono fino a toccare il piano del benessere psichico, poiché produrrebbe una sostanza in grado di scatenare il rilascio di melanina all’interno dell’organismo.
Benefici per la dieta
Bastano pochi grammi di tartufo per insaporire un’intera portata, va da sé che il suo apporto calorico sia completamente trascurabile. Sebbene di tartufo in un piatto ce ne sia davvero poco, i suoi alti valori nutrizionali sono comunque in grado di farsi sentire. Ed essendo ricco di enzimi digestivi è un valido alleato per una dieta sana ed equilibrata.
Benefici per gli sportivi
In che modo può essere utile il tartufo per chi pratica sport regolarmente? So che pare strano, ma il tartufo, grazie al suo alto contenuto di magnesio, potassio e altri sali minerali, è capace di aiutare l’organismo a evitare cali di prestazione durante l’attività sportiva. Inoltre, il tartufo ha un contenuto proteico molto più alto di quello della carne e svolge anche una buona attività antinfiammatoria.
Benefici per l’umore
Ebbene sì, il tartufo è in grado di migliorare l’umore, questo grazie alla presenza dell’anandamide, una sostanza contenuta nel fungo che sarebbe in grado di stimolare la produzione di melanina e aiutare a modulare l’umore, contribuendo al benessere generale. Anche se questa sostanza ha una struttura molecolare molto simile al THC presente nella cannabis, è già prodotta naturalmente dal nostro organismo e assumerla non produce nessuno strano effetto, nel caso in cui te lo stessi chiedendo.
Benefici contro l’invecchiamento
Tra le proprietà del tartufo, quella contro l’invecchiamento è sicuramente una delle più famose e riconosciute. Il tartufo, infatti, è ricco di antiossidanti e pare che abbia effetti elasticizzanti sui tessuti. Ma quanto tartufo mangiare per trovare l’elisir dell’eterna giovinezza? Forse troppo, sia per il tuo stomaco che per il tuo portafoglio. Ci sono sicuramente altri cibi più ricchi di antiossidanti ma, se inserito in una dieta equilibrata, il tartufo può influire positivamente sul mantenimento di un corpo sano e in forma.

Il tartufo contiene la “molecola del benessere”
Uno studio condotto da Mauro Maccarone, biologo e chimico del Campus BioMedico di Roma, insieme ai botanici dell’Università dell’Aquila, rivela come il tartufo possieda una sostanza in grado regalare benessere e regolare l’umore: l’anandamide.
L’anandamide è un endocannabinoide che stimola la produzione di melanina, che produce benessere e regola l’umore. Il ricercatore spiega anche come nel tartufo manchino altre sostanze su cui l’anandamide avrebbe dovuto agire per produrre melanina, questo significa che il fungo non ne ha bisogno per sé, ma la utilizza per attirare gli animali, perché lo dissotterrino e spargano le spore necessarie alla sua diffusione. Un regalo dell’evoluzione, quindi. Questo spiegherebbe anche il motivo per cui il tartufo sia da sempre così assiduamente ricercato e riconosciuto come il padrone indiscusso della tavola.
Tartufo: controindicazioni
Come tutti gli alimenti, anche il tartufo può avere delle controindicazioni e provocare alcuni disturbi, se consumato in grandi quantità. Cosa che comunque avviene di rado perché, avendo un sapore molto intenso, se ne consumano quantità davvero irrisorie.
- Il tartufo contiene alte quantità di ferro e un consumo abituale può appesantire il fegato e limitarlo nel normale svolgimento delle sue funzioni.
- Il tartufo stimola la produzione di acido urico, peggiorando le condizioni dei pazienti affetti da gotta.
- Poiché il tartufo aumenta la produzione di urea, va a influire l’attività renale, causando forti dolori in presenza di coliche renali.
In definitiva si può affermare con sicurezza che sì, il tartufo fa bene alla salute, aumentandone il valore e giustificando il fascino sprigionato dal prezioso fungo ipogeo. Lo sapevi che la tradizione vuole che il tartufo sia anche afrodisiaco? Anche se l’effetto su alcuni animali è ampiamente documentato, alcuni dubbi rimangono, ma lo stato di benessere che è in grado di provocare rende immediatamente comprensibile il fascino di questo fungo così prezioso.
Nelle campagne attorno ad Alba lo chiamano oro bianco e non a caso: il tartufo è uno degli alimenti più pregiati (e costosi) che si possono trovare in natura, un vero simbolo della raffinatezza in cucina. Conosciuto fin dai tempi più remoti, storicamente era amato dai Greci e dai Romani, mentre nel Medioevo il fatto che crescesse lontano dalla luce del sole lo accomunava al Diavolo. Ma che cos’è il tartufo? Si tratta di un fungo ipogeo poiché cresce sotto terra, e quindi è “tecnicamente” un tubero. Ha un sapore caratteristico, che di solito si ama o si odia, ma è anche un alimento interessante sotto il profilo nutrizionale: il tartufo è infatti ricco di antiossidanti naturali, di calcio, potassio, magnesio e proteine (può contenerne fino al 30%). Ma le sue qualità non finiscono qui: sembra che il tartufo sia in grado di stimolare la produzione di collagene, ed è quindi un prezioso alimento per la salute di pelle e tessuti. Se ne trovano di diversi tipi, più o meno pregiati, che variano per colore (bianco, il più ambito, o nero) e forma (globulosa o tondeggiante).
In scaglie o grattuggiato, il tartufo dà mordente a molte pietanze
Il tartufo ha un contenuto di proteine che varia da 6 a 30 g per 100 g di prodotto, un buon contenuto di fibre (8,5%), un bassissimo contenuto di grassi e zuccheri e pochissime calorie: tutti questi motivi fanno del tartufo un alimento prezioso, anche se in realtà le quantità utilizzate alla fine sono minime, per via del costo ma anche del sapore intenso. Il tartufo andrebbe consumato subito dopo la raccolta, in quanto deperisce facilmente. In cucina si utilizza crudo, in scaglie o grattuggiato su primi piatti e carni o in aggiunta a insalate e uova. È perfetto per aggiungere gusto alle pietanze senza ricorrere a troppi condimenti. Fate invece attenzione all’olio di tartufo: il più delle volte non contiene tartufo ma si tratta di olio di oliva a cui vengono aggiunti aromi prodotti in sintesi.