Lavora sodo, sii gentile. Poche parole, ma molto concrete. Un semplice consiglio ricevuto con il cuore, un paradigma attorno al quale costruire la propria carriera. Il suo stile ha riscosso molto apprezzamento. Ma Alessia Facchin è molto concentrata verso i suoi obiettivi più concreti, possiede la stoffa dei grandi: la vera passione.
Cosa ti hai portato questo cambiamento nella tua vita?
Nella mia vita non è cambiato molto, semplicemente mi sono dedicata ad uno stile di vita sano quindi alimentazione impostata in modo leggermente differente e allenamento quotidiano più “strong” rispetto a prima. Mi sono sempre allenata anche prima di gareggiare. Ero una modella e quindi ci tenevo a tenermi in forma. Semplicemente non mi allenavo con un obiettivo finale quale ora e’ una competizione e non pesavo meticolosamente come ora gli alimenti.
Chi è la tua icona di stile?
Senza dubbio Angelica texeira. La sua umiltà e bontà non è interscambiabile con nessun altro.
Nell’era delle ‘Insta-Girl’ che rapporto hai con i social network?
Ora noi dobbiamo molto della nostra immagine ai social. Nel quotidiano, siamo persone normali. Siamo conosciuti grazie al social. Quindi in quest’epoca dobbiamo avere un rapporto molto stretto con le persone. Viviamo a contatto con loro in ogni istante ed è grazie a loro che noi siamo conosciuti e stimati.
Quali sono i ricordi più belli della tua carriera di nel fitness fino ad ora?
Senza dubbio i due momenti fondamentali nella vita di un atleta la vittoria del tesserino pro e una vittoria professionistica. La vittoria che mi ha permesso la qualifica diretta al Mr olympia 2020.
Come ti prepari mentalmente e fisicamente una gara?
Mi alleno tutti i giorni, mangiando sei volte al giorno e questo per quanto riguarda la mia preparazione fisica, mentre per quanto riguarda la preparazione mentale, allontano tutte le persone negative che mi sono intorno e cerco di vivere il tutto il più serenamente possibile; non come fosse un gioco perché per me si tratta di un lavoro, però lo vivo con una mentalità molto leggera fino all’ultimo istante prima di salire sul palco e mi godo ogni momento sul palco.
Qual è la parte migliore delle settimane di questo sport? Ci sono anche aspetti negativi?
La parte migliore è vedere il proprio corpo modificarsi e diventare sempre più in linea con il fisico richiesto in gara e quindi pronti alla competizione mentre Più la gara si avvicina, più si inizia a sentire la stanchezza, non si hanno rapporti sociali con le persone e si rischia di rimanere in casa la sera senza mai uscire. L’aspetto negativo è purtroppo questo, non poter vivere una vita “normale” perché purtroppo quando il cibo scarseggia la stanchezza si sente sempre di più E la voglia di stare in compagnia o di uscire la sera è sempre meno.
Chi ti ha influenzato maggiormente nella tua carriera di atleta?
L’Influenza maggiore è partita dalla mia testa. Ho voluto mettermi in gioco, vedere fino a quale punto riuscivo a spingermi e fino a dove il mio corpo rispondeva.
Hai un motto particolare che incarna la tua personalità?
Sono una persona umile, buona però che quando deve mettersi in gioco, gioca con tutte le sue forze; ho una gran forza di volontà e sono molto cocciuta.
— 10 consigli ai lettori per mantenersi in forma?
stile di vita sano quindi alimentazione sana. Mangiare tanta frutta e verdura, allenarsi non tutti i giorni però almeno 3-4 volte a settimana, bere a colazione appena svegli un bicchiere di acqua e limone, mangiare verdure verdi, avere un’alimentazione varia, cercare di evitare l’alcol e i salumi, limitare il consumo dei dolci, bere molta acqua, e amare se stessi.
Quali sono i tuoi hobby?
Come trascorri il tuo tempo libero? Nel mio tempo libero amo leggere oppure anche solo guardare un bel film in tv. Mentre la mia seconda passione sono le armi. Quindi sparate al poligono
Ultima domanda: il tuo sogno più grande? E dove ti vedi fra dieci anni?
Il mio sogno è ora raggiungere top 10 olympia quest anno. Io e il mio coach stiamo lavorando a questo obiettivo.
Tra 10 anni credo e spero sposata, con una bella famiglia, dei figli che mi amano e comunque continuare a vivere in quest’ambiente un po’ diversamente, con meno fissazione.