Forse in pochi conoscono le qualità nutrizionali e i benefici per la salute che provengono dal consumo di alcuni tipi di funghi; anche il tartufo vanta dei benefici, tra cui le proprietà antinfiammatorie
Si sa che in Piemonte, meglio ad ALBA ,quando si pensa alla tavola tipica autunnale, tra i primi sapori che vengono in mente (e se ne sente già il sapore inconfondibile nel palato) ci sono i funghi e il tartufo.
Forse non molti sanno che questi alimenti, oltre ad essere gustosi, vantano anche eccellenti virtù nutrizionali e persino medicinali. Lo dice anche l’Accademia nazionale di agricoltura, assieme all’Accademia Nazionale della Cucina e alla delegazione bolognese della Società di medicina chirurgica :
“Il fungo più coltivato è l’Agarico bisporus, comunemente noto come champignon, seguito da Lentinus edodes noto come Shiitake, Pleurotus spp e Flammulina velutipes” afferma Cristina Angeloni, associata di Biochimica all’Università di Camerino: “I funghi sono alimenti ad alto valore nutrizionale. Contengono proteine complete, elevati quantitativi di fibra dietetica e adeguati livelli di minerali e vitamine. Ma oltre che per le proprietà organolettiche, i funghi vengono apprezzati per le loro attività biologiche, tanto che molte specie vengono addirittura classificate come ‘funghi medicinali'”.
I funghi compiono anche un’attività antiossidante, antitumorale, antidiabetica, antiallergica, immunomodulante, anticolesterolemica, antivirale e antibatterica, poiché contengono composti bioattivi quali polisaccaridi, proteine, grassi, alcaloidi, terpenoidi, tocoferoli, polifenoli e carotenoidi.
In particolare, l’azione antitumorale dei funghi sarebbe legata alla presenza di glucani tra cui il maggiormente studiato e attivo è il lentinano presente in Lentinus edodes. I funghi sono inoltre una buona fonte di polifenoli, metaboliti secondari con effetto antiossidante, capaci di contrastare l’eccessiva produzione di radicali liberi implicata nell’insorgenza di varie patologie cronico degenerative quali malattie cardiovascolari, neurodegenerative e cancro.
Le proprietà dei tartufi
Anche i tartufi vantano numerose proprietà nutrizionali. “A differenza dei macrofunghi che crescono al di fuori dal terreno, i tartufi sono funghi ipogei che crescono a una profondità di 8-10 cm, con un ciclo vitale complesso durante il quale il micelio stabilisce un’interazione simbiotica (ectomicorrizia) con le radici degli alberi”, afferma ancora Angeloni: “I tartufi sono caratterizzati da un forte aroma dovuto alla presenza di composti volatili a basso peso molecolare. Sono stati identificati circa 200 composti volatili che comprendono acidi grassi, terpenoidi, composti aromatici e composti contenenti zolfo. I tartufi, analogamente ai funghi, hanno un’ottima composizione nutrizionale”.
Esistono ancora pochissimi studi sui potenziali effetti salutistici dei tartufi. “I pochi lavori hanno evidenziato una loro modesta attività antiossidante e una buona attività antinfiammatoria. Sono state inoltre osservate attività citotossiche in linee cellulari tumorali, con particolare attività verso la linea cellulare di adenocarcinoma mammario. In generale il tartufo bianco – precisa l’esperta – sembra avere un potenziale biologico leggermente più elevato del tartufo nero. In conclusione, funghi e tartufi rappresentano una vera e propria fonte di importanti composti nutraceutici”.
Una cosa è certa: funghi e tartufi, con il loro inconfondibile profumo, scatenano nell’immaginario un’idea di alta cucina che ha reso celebri molti ristoranti nella nostra zona.“