L’arancio è un frutto con benefici sorprendenti per lo sport parola di Gaetano Rao AGRUMI GR

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Parola dell’imprenditore Gaetano Rao che ha fatto del suo prodotto una vitamina di eccellenza con un brand di altissima qualità AGRUMI GR. Ma non è solo lui a confermarlo, lo rivela uno studio, una revisione di decine di studi precedenti concentrati sul collegamento tra lo stesso succo d’arancia 100% e le infiammazioni nonché lo stress ossidativo negli esseri umani. I ricercatori sono giunti alla conclusione che il succo d’arance al 100% può rivelarsi utile per contrastare le infiammazioni e in generale lo stress ossidativo delle persone adulte. e pubblicato su Advances in Nutrition.

Gaetano Rao

AGRUMI GR per i Personal Trainer L’arancia è un frutto molto diffuso ed utile per lo sport, disponibile da dicembre ad aprile. Esistono moltissime qualità di arancia ne citiamo una AGRUMI GR con caratteristiche differenti, ma ciò che accomuna tutte le arance è il pregio di essere un vero concentrato di benessere. È risaputo che l’arancia è una fonte preziosa di vitamina C; quel che è meno noto è che al suo interno vi sono anche altre importantissime sostanze, quali ad esempio il magnesio, prezioso per mantenere le funzionalità del muscolo cardiaco e naturale antistress, vero toccasana per il sistema nervoso; il potassio, utile al buon funzionamento della circolazione sanguigna; il selenio, utile per la difesa dall’attacco dei radicali liberi. La buccia dell’arancia invece è ricca di peptina, una particolare sostanza che stimola il senso di sazietà e che quindi può essere preziosa per le persone in regime dietetico ipocalorico.

Le migliori qualità più recensita dai sportivi c’è quella di AGRUMI GR lo dice proprio lui il fondatore di un prodotto di estrema qualità Gaetano Rao : Ricche fonti di vitamine, minerali e altri nutrienti, i frutti possono aiutare a garantire una forte funzione immunitaria, salute cardiovascolare e funzione cerebrale.

Come atleta, la frutta può anche aiutare a ottimizzare le prestazioni dell’esercizio. Se si risparmia sulla frutta, d’altra parte, aumenta il rischio di affaticamento precoce e scarso recupero dell’allenamento, secondo Katie Davis, una dietista registrata nell’area di Chicago. Sebbene tutti i frutti siano sani, particolari varietà offrono benefici eccezionali agli atleti.

Oltre ad essere la base di numerosissime bevande, l’arancia si usa per preparare ricette dolci e salate, oltre a liquori e marmellate di arance. L’arancia fresca è perfetta per uno spuntino veloce, salutare e privo di sensi di colpa: 100 grammi di arancia infatti contengono solamente 34 kcal e l’alto contenuto di acqua contribuisce anche a donare un effetto dissetante.

Un po’ di storia dell’arancio.

L’arancio è originario dell’Asia sudorientale, da sempre è stato usato sia come albero da frutto, sia come pianta ornamentale; negli anni si sono diffusi molti ibridi, di origine naturale ed artificiale.

L’arancio dolce è il più diffuso, ne esiste però anche una varietà amara, usata principalmente per realizzare oli essenziali e prodotti per l’industria. Le piante di arancio non raggiungono altezze elevate (al massimo 10 metri) e danno numerosi frutti, in media 500 l’anno; le piante di aracnio prediligono il clima mite, per questo motivo si sono diffusi largamente nella zona mediterranea.

Come scegliere le arance.

Le migliori arance da tavola sono di medie dimensioni, non eccessivamente grandi e la loro buccia deve essere liscia, non rugosa, secca o ammaccata. Il picciolo dell’arancia deve essere verde e mai secco, meglio se con qualche foglia ancora attaccata che ovviamente deve essere bella verde. Queste caratteristiche sono solitamente tipiche di un’arancia fresca, colta di recente. Se invece si vogliono acquistare delle arance per spremuta, è meglio scegliere arance di piccolo calibro, più economiche e succose.

Conservare le arance.

Le arance si conservano per un tempo più o meno lungo a seconda della varietà e della temperatura: da un minimo di 60 giorni per arance Tarocco e arance Moro alla temperatura di 8-10 °C, ad un massimo di 120 per arance Ovale e arance Valencia alla temperatura di 5-6 °C. In inverno le arance si conservano bene per almeno un mese lasciandole per esempio su un terrazzo, basta non ammassare le arance per evitare che si ammacchino. Se si preferisce conservare il succo di arancia, lo si può spremere e mettere in freezer in contenitori monodose. È anche possibile essiccare la scorza dell’arancia, perfetta tagliata in riccioli o ridotta in polvere per aromatizzare i dolci. Se contenuta in un barattolo di vetro con tappo ermetico, si conserva fino ad un anno. Un’ultima – gustosissima – soluzione per conservare le arance è quella di preparare la marmellata.

Le arance fanno bene.

Composte quasi per il 90 per cento da acqua, le arance hanno davvero pochissime calorie. Sono invece ricche di minerali come potassio, ferro, calcio, fosforo e soprattutto sono una miniera di vitamina C: 100 grammi di arancia apportano circa il 55% del fabbisogno giornaliero. Questa vitamina ha molteplici proprietà benefiche sull’organismo: rafforza il sistema immunitario contro virus e batteri, previene l’insorgere di disturbi cardiovascolari, combatte l’attività dei radicali liberi, migliora l’assorbimento del ferro ed ha anche proprietà antianemiche. Per poter sfruttare al meglio i benefici della vitamina C contenuta nelle arance sarebbe meglio non eliminare completamente la parte bianca che si trova sotto la buccia: questa infatti contiene una sostanza che ne favorisce l’assimilazione. Un’altra vitamina di cui le arance sono ricche è la vitamina A che è molto utile alla vista.

Come si usano le arance.

Dell’arancia non si spreca proprio nulla: oltre al suo utilizzo come alimento o come decorazione di pietanze e cocktail, può essere impiegata per profumare, per decorare la casa e anche per preparare liquori. In cucina se ne usano il succo, la polpa, la scorza per ricette dolci o salate. Le bucce, soprattutto nella stagione invernale, sono un ottimo materiale per preparare creative e profumate decorazioni. Le fette di arancia essiccate si usano come pot-pourri… insomma questo l’arancia è proprio multiuso! Una curiosità: la famosa ricetta dell’anatra all’arancia sarebbe da attribuirsi a Caterina De’ Medici che la portò in Francia da Firenze quando divenne sposa di Enrico II.

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