A sostenerlo uno studio pubblicato sulla rivista Plos One. E’ antinfiammatoria e riduce stress muscolare. E soprattutto è naturale
I ricercatori hanno chiesto a 20 ciclisti, uomini e donne, di partecipare a un’estenuante corsa in bicicletta di circa 75 chilometri, bevendo solo acqua. L’esperimento è stato ripetuto successivamente per testare gli effetti fisiologici dovuti in un caso all’assunzione delle bevande sportive e nell’altro a quella delle banane, con due settimane di washout tra i vari test. Ogni volta gli esperti hanno prelevato il sangue degli sportivi prima della corsa o dopo (a 0 ore dalla fine dell’esercizio, a tre quarti d’ora, a un’ora e mezza, e ad altri intervalli di tempo, fino a 45 ore dopo). Lo scopo era quello di andare a esaminare le concetranzioni ematiche di alcuni metaboliti – i cui livelli possono cambiare quando si o meno sotto sforzo, indicando dunque se il fisico è stressato – e alcuni marcatori di infiammazione. Dai risultati ottenuti, i ricercatori hanno riscontrato livelli relativamente alti dei marcatori infiammatori, quando i ciclisti bevevano soltanto acqua. Al contrario, i livelli erano più bassi se gli sportivi avevano assunto la bevanda sportiva o la frutta.
LEGGI – Recuperare energie dopo lo sport? Basta un bicchiere di latte
Ma andando ad analizzare l’attività di alcuni geni, si sono anche accorti che c’erano delle differenze tra gli effetti dovuti all’assunzione di frutta e bevande sportive: nei ciclisti che avevano mangiato soltanto la banana durante la corsa, i ricercatori hanno scoperto che le cellule del loro sangue producevano il precursore dell’enzima Cox-2 in quantità minore (effetto non riscontrato nelle altre due condizioni, acqua o bevande). Questo enzima induce la produzione di prostaglandine, molecole implicate nei processi infiammatori. Insomma, “la banana sembrerebbe funzionare in modo comparabile ai farmaci antinfiammatori (come l’ibuprofene, ad esempio), che entrano in azione inibendo l’enzima Cox-2”, sottolinea David Nieman, autore principale dello studio e direttore dello Human Performance Lab del North Carolina Research Campus di Kannapolis (Usa). Ma restano ancora alcuni interrogativi in merito: ad esempio, come questo frutto riesca a influenzare l’espressione genica delle cellule dopo l’esercizio fisico, oppure quale sia la quantità ideale di tale frutto durante lo sforzo fisico. Perché se è vero che fornisca una quantità di carboidrati paragonabile
alle bevande sportive, l’esperto chiarisce che il frutto ha anche provocato qualche effetto indesiderato (un po’ di gonfiore negli atleti), che va approfondito con altri studi, così come tanto c’è ancora da indagare sugli effetti di altri tipi di frutta.